mercoledì 2 dicembre 2009

Vicini a Casa Pound.



Napoli, quartiere Materdei. Sgombrato ex convento occupato da Casa Pund.
Si è voluta dare un'aria bipartisan al bliz che ha portato sabato 28 Novembra, allo sgombero dell'ex convento nel quartiere Materdei, occupato dall'associazione CASA POUND.
Infatti, lo stesso è coinciso con lo sgombero di un altro centro sociale, sito nell'ex scuola Schipa, a Salvador Rosa, occupato a nome di una non bene identificata Rete Antifascista.
L'ovvietà sta nel aver voluto giustificare strumentalmente i due bliz ai quali, colpendo entrambi gli oppositori, si è voluto dare parvenza di egualità. Niente di più retorico. C'è da chiedersi, infatti, come possano restare attivi tutti gli altri centri sociali del napoletano (e non solo) antagonisti a Casa Pound, per i quali, a norma di legge, dovrebbe vigere la medesima imputazione per occupazione illecita.
 L'osteggiamento a Casa Pound, è giusto ricordare, è stato, da parte dei centri sociali antagonisti, quasi immediato. Da Settembre, infatti, sono state molte le manifestazioni dei centri sociali  (anche'essi occupati illegalmente), che hanno portato sotto lo stabile di Materdei, le rosse bandiere con falce e martello, chiedendo ed ottenendo, anche con toni minacciosi,   lo sgombero immediato da parte delle autorità. A partecipare tra le file dei manifestanti, però, non sono stati soltanto gli appartenenti ai "centri sociali", ma anche rappresentanti istituzionali, politici ed intellettuali, forse a dimenticare che le espressioni ideologiche, se non violente, debbano essere rispettate. Naturalmente siamo consci che nella Costituzione italiana, scritta dalla "resistenza", ricorra quale illecita l'apologia di fascismo. Ma non dobbiamo dimenticare che l'evolversi degli eventi storici, dovrebbe portare certamente alla riflessione che vede anche gli estremismi di sinistra protagonisti di una nera stagione, quella degli Anni di Piombo e che in altri paesi, come la Polonia, che hanno sopportato entrambe le dittature, le effigi fascista e comunista sono state poste alla stessa stregua di illegalità e pericolosità sociale. Tutto ciò ci dovrebbe essere da monito a mitigare il metro oltranzista di "sbagliato oltre ogni considerazione" con il quale viene classificata l'ideologia di destra. Ma non riesce a passare questo concetto, per il quale si dovrebbe vedere su uno stesso piano di considerazione politica, entrambe due le fazioni.
Per adesso, il termine "fascista" basta, all'istituzione, per agire contro una iniziativa, invece lodevole, dei ragazzi di Casa Pound. Alcuna forma di rispetto è dovuta al loro impegno sociale che da anni, in qualità di associazione nazionale, ha dimostrato in innumerevoli occasioni, ed alla sensibilità comprovata verso problematiche di carattere popolare (iniziativa H2O contro la privatizzazione dell'acqua, il mutuo sociale etc etc). Siccome di destra, i movimenti sociali "devono essere spenti sul nascere", con il beneplacito di organi direttivi ciechi e il plauso di pseudo intellettuali "alla moda".
La speranza è che la fiamma passionale, nei cuori dei 6 ragazzi dell'ormai chiuso centro sociale Casa Puond Napoli- Materdei, non si attutisca, ma colga quest'ennesima iniquità, come sprono a continuare il loro percorso ideologico con lo stesso impegno dimostrato, un esempio tangibile di profonda responsabilita sociale, per tutti coloro i quali sono usi alla critica ma che non conoscono il senso del dovere nell'azione.
 Ai membri di CASA PUOND, in qalità di libero cittadino e di napoletano, và il mio personale incoraggiamento, unito alla stima dovuta a coloro che perseverano, con coraggio ed abnegazione, ad un giusto ideale.

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